Qual è il valore o ritorno sociale ed economico che si ottiene nel procurare lavoro ad una persona con una diagnosi di Disturbo dello Spettro dell’Autismo?
Ovviamente, per la persona che ottiene l’impiego, il ritorno è enorme: il lavoro rappresenta un cammino diretto verso l’autonomia economica, così come verso la realizzazione personale, il miglioramento dell’autostima, ecc.
E per la società nel suo insieme? Col passare di molti anni, l’investimento extra nell’educazione e nell’assistenza ripaga? Cosa realmente si ottiene in cambio? Negli ultimi anni, è diventata popolare la pratica di misurare l’effetto di un’iniziativa sociale tanto da un punto di vista sociale -il cosiddetto SROI- quanto da quello economico.
Queste misurazioni servono da supporto per il confronto di iniziative sociali, ma anche a dimostrare (in molti casi) alla società nel suo insieme che l’investimento a tempo pieno nell’assistenza a determinati gruppi della società, per quanto costoso possa sembrare, può perfino finire per rivelarsi vantaggioso da un punto di vista economico, rispetto all’opzione di non fare nulla.
Il modello di Specialisterne è stato già valutato in questo modo in due occasioni: